6 - No alle risorse “a pioggia”, Si agli investimenti mirati. Risparmiare nei primi 3 anni almeno il 10% (del bilancio disponibile) azzerando gli “sprechi” per ridurre le tasse regionali (e l’addizionale IRPEF).
7 - Razionalizzare le Agenzie di promozione e prevedere un “Piano OperativoUnico” per l’intero territorio regionale valorizzando le singole realtà locali. Semplificare bandi e procedure di partecipazione. Implementare le reti commerciali per le imprese. Agevolare l’accesso al credito tramite il riordino dei Confidi e attrarre investimenti anche incentivando prodotti di nicchia.
8 - Aggregare le banche locali (BCC) in un gruppo regionale che finanzi le imprese (con attenzione alle attività artigianali) e, in raccordo con la Regione, sviluppi opportunità di credito a “tasso zero” e distretti innovativi in tutta l’Umbria.